Una sera,
tornato prima dal lavoro, ordinò a Consuelo e a me di farci belle
che ci portava fuori a cena. Non ci facemmo pregare e in poco tempo
eravamo pronte ad uscire. Cenammo in un elegante locale dove un
pianista suonava musica soft. Emozionata per l'atmosfera provai un
tonfo al cuore quando Fernando mi invitò a ballare. Tutte le signore
presenti se lo mangiavano con gli occhi ed invidiavano me, stretta a
lui in un lento da brivido. Consuelo ci guardava dal tavolo ed era
visibilmente soddisfatta. Sfiorai lo svenimento quando piano mi
disse: “ Questa notte vorrei venire da te...posso?” Una proposta
del genere non mi era mai capitata, e poi all'amore...presa da mille
impegni non avevo mai pensato. “Si” risposi, senza riflettere, ed
un secondo dopo mi ero già pentita di averlo detto. Cosa poteva
trovare di attraente in me un uomo come lui a cui donne bellissime
erano di certo cadute ai piedi? Ero carina, proporzionata ma non
certo il tipo da far girare la testa, eppure qualcosa di me lo aveva
colpito...chissà cosa. Mentre tornavamo a casa ripensavo
all'appuntamento per quella notte ed ero agitatissima. Consuelo
dormiva sul sedile posteriore, Fernando guidava tranquillo e
silenzioso, sembrava non ricordare le parole calde sussurrate poco
prima. Forse ho sognato, pensai, ma sbagliavo nuovamente. Qualche ora
dopo il nostro arrivo a casa, mentre la piccola dormiva profondamente
nella sua cameretta, sentii bussare alla mia porta. Con voce tremante
dissi “avanti” e lui entrò. Inutile descrivere quanto fosse
bello avvolto nella sua vestaglia, si avvicinò al mio letto e mi
baciò dolcemente sulle labbra. “ Ti desidero, ed è la prima volta
che desidero una donna che non sia la mia povera moglie!” sincero e
tenero, caldo e suadente, impossibile resistergli anche per una
timorosa come me che non era mai stata con un uomo. E fu passione!
Provai sensazioni uniche, indimenticabili, essere la sua donna, anche
solo per una notte, fu bellissimo. Verso l'alba, prima di tornare in
camera sua, mi diede un bacio e mi chiese: “ Sei pentita di esserti
data a me?”. “No” risposi con fermezza “lo rifarei mille
volte!” Lui sorrise e si ritirò. Ero così felice da non riuscire
più a dormire e quando arrivò l'ora di alzarsi fu un sollievo.
Svegliai Consuelo e poi scesi a preparare colazione. Intenta ad
avvitare la caffettiera sobbalzai quando la voce calda di Fernando
gridò – Buongiorno! - entrando in cucina. Appena si accorse del
mio spavento si scusò dicendo che si sentiva così felice da volerlo
gridare a tutti. La cosa mi fece un grande piacere ma lo pregai di
abbassare la voce, la ragazza poteva entrare in cucina da un momento
all'altro. “Ti dispiacerebbe se mia figlia scoprisse di noi due?”
mi spiazzò. “Certo che no” risposi “anzi penso sarebbe
felicissima di sapere che tra noi è nato qualcosa, ma è meglio
essere cauti, non vorrei rimanesse delusa se tu un giorno...perdessi
la testa per una bellissima, mettendomi da parte, io soffrirei da
impazzire, ma anche lei ne rimarrebbe scossa, sai quanto tiene a noi
due, ed in cuor suo spera che noi tre diventeremo presto una
famiglia”. Il discorso si interruppe perché la ragazzina entrò
tutta festante in cucina “ E' pronta la colazione? Ho una fame!”
urlò “Certo, siediti che ti servo” Subito inzuppò la sua
ciambella nel latte e tra un boccone e l'altro ripeteva la lezione di
storia, Fernando sorseggiava il suo caffè continuando a guardarmi ed
io, rossa come un pomodoro per l'imbarazzo, imburravo il pane. Fu una
liberazione quando uscirono di casa. Rimasta finalmente sola ripensai
a tutto quello che di meraviglioso mi era successo. L'incontro con
Consuelo, l'amore con suo padre, quella bella casa che avevo fatto
rifiorire, forse potevo cominciare a sognare davvero, magari un
marito, dei bambini, chissà forse tutto poteva diventare reale. Ero
innamorata! A quella notte d'amore ne seguirono altre ed ormai anche
Consuelo aveva capito che tra suo padre e me c'era del tenero. Una
famiglia felice, il sogno si stava realizzando. Tutto andò per il
meglio fino a quando il mio uomo fu invitato ad una cena di lavoro.
Il suo capo gli raccomandò di non mancare perché c'era in ballo un
contratto importante per l'azienda. Lui desiderava starsene
tranquillo con noi a casa ma fu costretto ad accettare. Da quella
sera qualcosa cambiò. Alla cena prese parte anche l'affascinante
figlia di un importante uomo d'affari e, come era prevedibile, non
appena vide Fernando non lo mollò più. La corte serrata della bella
e giovane ereditiera Laura Lawerence, a poco a poco, lusingò la
vanità maschile dell'uomo che amavo, il quale, dopo un po' di
resistenza, cominciò a lasciarsi andare. Ciò che accadde non lo so,
ma da quella sera lui cambiò. A casa non era più affettuoso e dolce
come un tempo, tornava sempre più tardi dal lavoro ed io e Consuelo
a cena eravamo sempre sole. La notte non dormiva più con me ed anche
con sua figlia non era più presente come in passato. Decisi di
affrontare la situazione, dovevo chiarire una volta per tutte.
L'occasione si presentò una sera che rincasò prima dal lavoro.
“Fernando devo parlarti” dissi senza troppi preamboli. Lui, in
silenzio, appese la giacca, posò la valigetta all'entrata e si
accasciò mollemente sul divano. “Non so cosa ti stia succedendo”
continuai “ ma non sei più l'uomo affettuoso e cordiale di un
tempo, non sei più neanche un padre presente e Consuelo ne soffre
molto, io vado alle riunione a scuola, parlo coi professori, mi
occupo di tutte le sue necessità, ma lei ha bisogno anche di te, di
sentirti vicino, sei suo padre, cavolo!” Fernando ascoltava
silenzioso senza mai togliermi gli occhi di dosso “Anch'io”
ripresi con un filo di voce “soffro molto per il tuo distacco...ma
la colpa è solo mia...sapevo che non dovevo illudermi. C'è
un'altra...vero?” Lui continuava a fissarmi in silenzio, ma i suoi
occhi erano tristi. “Sii sincero, se la mia presenza in questa casa
non è più gradita basta che tu me lo dica ed io me ne andrò. Non
abbandonerò Consuelo, ma troverò un altro modo per occuparmi di
lei!” Le lacrime mi bagnavano le guance ed un nodo alla gola quasi
mi soffocava, ma dovevo continuare “Se...se hai trovato la donna
giusta per te io...io sono pronta a farmi da parte...” le forze mi
stavano abbandonando, anche volendo nessun'altra parola sarebbe
uscita dalla mia bocca. Inaspettatamente lui mi prese le mani e
sussurrò “Perdonami, è che lei somiglia come una goccia d'acqua
alla mia povera Elisabeth, ed io mi sento molto confuso, ti prego non
abbandonarmi, lasciamo solo un po' di tempo per ritrovare un
equilibrio. Io ...ti voglio molto bene e Consuelo è tutta la mia
vita...ma devo prendere una decisione importante ed ho bisogno di
solitudine” Detto questo mi baciò sulla fronte e, lasciandomi le
mani, si ritirò nel suo studio. Chi era questa Laura che tanto lo
aveva turbato? Lo scoprii qualche giorno dopo quando ricevetti una
sua visita inaspettata. Una mattina mentre ero intenta a fare le
faccende sentii suonare al cancello, al videocitofono apparve una
donna bionda, molto bella. Chiesi chi fosse ed ella rispose: “
Laura Lawrence, lei deve essere Elisa, mi scusi l'intrusione ma
vorrei parlarle!” Dunque era quella la famosa Laura. Era davvero
bellissima. La osservai mentre camminava sul sentierino che conduceva
alla porta. Bionda, elegante, di gran classe. Impossibile competere
con lei. La feci accomodare e le chiesi il motivo della sua visita.
Laura non era solo bella, possedeva anche dei modi gentili ed un tono
di voce delicato. “Così lei è la famosa Elisa!” esordì. Famosa
io? Chi mai poteva aver parlato di me, non ero certo un argomento
interessante di conversazione. “Sa” continuò “ la invidio
molto” Lei invidiava me? Mi pizzicai per capire se stavo sognando
“Io mi sono innamorata di Fernando e ho fatto di tutto per
conquistarlo, lui è sempre stato gentile con me, ma a parte un bacio
rubato non ho ottenuto altro da lui, ho pensato che forse c'era
un'altra nella sua vita così ho indagato un po' e tutti i suoi
colleghi mi hanno detto che in bocca ha sempre un nome oltre a quello
della figlia...il suo!” Aveva parlato di me, allora ero davvero
importante per lui. “Lei è molto fortunata” continuò “oggi
gli ho chiesto di trasferirsi in Inghilterra, mio padre è un ricco
imprenditore ed ha bisogno di uomini del suo livello, ma lui ha
risposto no, mi ha chiesto scusa, ha detto che si sentiva molto
attratto da me, ma che il suo cuore apparteneva a Consuelo e ad una
piccola, semplice e dolcissima donna. Ecco perché sono qui, prima
di ripartire per Londra, volevo conoscere colei che ha conquistato un
uomo così ambito” “Immagino sia rimasta delusa!” dissi
sottovoce “No, lei è carina e poi possiede senza dubbio qualità
di cui non tutti posso pregiarsi” Laura era davvero gentile ed alla
mano nonostante il suo aspetto regale. “ Non credo di possedere
altro che un grande amore per Consuelo e Fernando, li amo tantissimo
e per la loro felicità sarei pronta a farmi da parte!” Non mi
lasciò terminare “Sono io che devo farmi da parte” disse
prontamente “Fernando è molto fortunato. Ora devo andare, il mio
aereo parte tra un'ora, è stato un piacere conoscerla, spero di
rivederla un giorno, magari verrete a Londra tutti e tre!” Si alzò,
mi strinse la mano e si avviò verso la porta, lasciando dietro di se
una scia di gradevole profumo. Rimasta sola ripensai alle sue parole.
Allora Fernando aveva scelto me, non sapevo se piangere o gridare
dalla gioia. Una cosa era sicura, al suo rientro avrebbe trovato una
donna nuova ad aspettarlo. Lasciai perdere i lavori di casa, presi la
borsa, infilai la giacca e mi diressi dal parrucchiere. Con la testa
apposto mi sentivo già diversa. Ora ci voleva un bel vestito e quel
tubino nero un po' scollato che faceva bella mostra di se in una
vetrina era perfetto. Lo provai ed anche la commessa mi fece i
complimenti. Mancava solo un buon profumo. Prima di rientrare a casa
feci la spesa per preparare una cenetta indimenticabile, tutto doveva
essere perfetto. Al suo rientro da scuola Consuelo intuì che
nell'aria c'era qualcosa di diverso, mi riempì di complimenti per
mio nuovo look e per il profumo proveniente dalla cucina. Ma rimase a
bocca aperta quando, tutta truccata, col vestito nuovo ed un paio di
tacchi alti, mi presentai al suo giudizio. “ Sei perfetta, non
sembri più la stessa!” esclamò meravigliata. In effetti non ero
niente male! “Papà cadrà ai tuoi piedi” incalzò “penso che
stasera andrò a letto presto, così potrete rimanere un po' da soli”
Mi schiacciò l'occhio con aria complice. Che amore di ragazza, mi
voleva davvero bene. Quella sera Fernando arrivò puntuale, sentii la
macchina entrare in garage e il cuore iniziò a battere forte.
Consuelo mi guardava con un sorrisetto malizioso stampato sulle
labbra. Quando lui varcò la soglia di casa e ci vide rimase immobile
a fissarci, senza proferir parola. Sembrava sorpreso, emozionato. Sua
figlia gli corse incontro saltandogli al collo e riempiendolo di baci
“Papà, guarda Elisa, è bella stasera, vero?” gli gridò. “Si
è bella” rispose “ ma è bella anche quando cucina, fa i lavori,
torna trafelata dalla spesa...è sempre bella” Il suo sguardo e
quelle parole sciolsero ogni mia riserva: mi amava per quello che
ero, per la mia semplicità. Sono trascorsi molti anni da quel
giorno, sono diventata la signora Cortes e Consuelo ha un fratellino
e una sorellina, è una ragazza serena, fa la hostess ed è fidanzata
con un pilota inglese. Fernando ed io siamo molto felici e oggi lo
siamo ancor di più: il dottore ci ha rivelato che il figlio che
aspetto è una vispa bimbetta !
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