giovedì 12 novembre 2015

E IL DESTINO DECISE PER ME (terza e ultima parte)

Una sera, tornato prima dal lavoro, ordinò a Consuelo e a me di farci belle che ci portava fuori a cena. Non ci facemmo pregare e in poco tempo eravamo pronte ad uscire. Cenammo in un elegante locale dove un pianista suonava musica soft. Emozionata per l'atmosfera provai un tonfo al cuore quando Fernando mi invitò a ballare. Tutte le signore presenti se lo mangiavano con gli occhi ed invidiavano me, stretta a lui in un lento da brivido. Consuelo ci guardava dal tavolo ed era visibilmente soddisfatta. Sfiorai lo svenimento quando piano mi disse: “ Questa notte vorrei venire da te...posso?” Una proposta del genere non mi era mai capitata, e poi all'amore...presa da mille impegni non avevo mai pensato. “Si” risposi, senza riflettere, ed un secondo dopo mi ero già pentita di averlo detto. Cosa poteva trovare di attraente in me un uomo come lui a cui donne bellissime erano di certo cadute ai piedi? Ero carina, proporzionata ma non certo il tipo da far girare la testa, eppure qualcosa di me lo aveva colpito...chissà cosa. Mentre tornavamo a casa ripensavo all'appuntamento per quella notte ed ero agitatissima. Consuelo dormiva sul sedile posteriore, Fernando guidava tranquillo e silenzioso, sembrava non ricordare le parole calde sussurrate poco prima. Forse ho sognato, pensai, ma sbagliavo nuovamente. Qualche ora dopo il nostro arrivo a casa, mentre la piccola dormiva profondamente nella sua cameretta, sentii bussare alla mia porta. Con voce tremante dissi “avanti” e lui entrò. Inutile descrivere quanto fosse bello avvolto nella sua vestaglia, si avvicinò al mio letto e mi baciò dolcemente sulle labbra. “ Ti desidero, ed è la prima volta che desidero una donna che non sia la mia povera moglie!” sincero e tenero, caldo e suadente, impossibile resistergli anche per una timorosa come me che non era mai stata con un uomo. E fu passione! Provai sensazioni uniche, indimenticabili, essere la sua donna, anche solo per una notte, fu bellissimo. Verso l'alba, prima di tornare in camera sua, mi diede un bacio e mi chiese: “ Sei pentita di esserti data a me?”. “No” risposi con fermezza “lo rifarei mille volte!” Lui sorrise e si ritirò. Ero così felice da non riuscire più a dormire e quando arrivò l'ora di alzarsi fu un sollievo. Svegliai Consuelo e poi scesi a preparare colazione. Intenta ad avvitare la caffettiera sobbalzai quando la voce calda di Fernando gridò – Buongiorno! - entrando in cucina. Appena si accorse del mio spavento si scusò dicendo che si sentiva così felice da volerlo gridare a tutti. La cosa mi fece un grande piacere ma lo pregai di abbassare la voce, la ragazza poteva entrare in cucina da un momento all'altro. “Ti dispiacerebbe se mia figlia scoprisse di noi due?” mi spiazzò. “Certo che no” risposi “anzi penso sarebbe felicissima di sapere che tra noi è nato qualcosa, ma è meglio essere cauti, non vorrei rimanesse delusa se tu un giorno...perdessi la testa per una bellissima, mettendomi da parte, io soffrirei da impazzire, ma anche lei ne rimarrebbe scossa, sai quanto tiene a noi due, ed in cuor suo spera che noi tre diventeremo presto una famiglia”. Il discorso si interruppe perché la ragazzina entrò tutta festante in cucina “ E' pronta la colazione? Ho una fame!” urlò “Certo, siediti che ti servo” Subito inzuppò la sua ciambella nel latte e tra un boccone e l'altro ripeteva la lezione di storia, Fernando sorseggiava il suo caffè continuando a guardarmi ed io, rossa come un pomodoro per l'imbarazzo, imburravo il pane. Fu una liberazione quando uscirono di casa. Rimasta finalmente sola ripensai a tutto quello che di meraviglioso mi era successo. L'incontro con Consuelo, l'amore con suo padre, quella bella casa che avevo fatto rifiorire, forse potevo cominciare a sognare davvero, magari un marito, dei bambini, chissà forse tutto poteva diventare reale. Ero innamorata! A quella notte d'amore ne seguirono altre ed ormai anche Consuelo aveva capito che tra suo padre e me c'era del tenero. Una famiglia felice, il sogno si stava realizzando. Tutto andò per il meglio fino a quando il mio uomo fu invitato ad una cena di lavoro. Il suo capo gli raccomandò di non mancare perché c'era in ballo un contratto importante per l'azienda. Lui desiderava starsene tranquillo con noi a casa ma fu costretto ad accettare. Da quella sera qualcosa cambiò. Alla cena prese parte anche l'affascinante figlia di un importante uomo d'affari e, come era prevedibile, non appena vide Fernando non lo mollò più. La corte serrata della bella e giovane ereditiera Laura Lawerence, a poco a poco, lusingò la vanità maschile dell'uomo che amavo, il quale, dopo un po' di resistenza, cominciò a lasciarsi andare. Ciò che accadde non lo so, ma da quella sera lui cambiò. A casa non era più affettuoso e dolce come un tempo, tornava sempre più tardi dal lavoro ed io e Consuelo a cena eravamo sempre sole. La notte non dormiva più con me ed anche con sua figlia non era più presente come in passato. Decisi di affrontare la situazione, dovevo chiarire una volta per tutte. L'occasione si presentò una sera che rincasò prima dal lavoro. “Fernando devo parlarti” dissi senza troppi preamboli. Lui, in silenzio, appese la giacca, posò la valigetta all'entrata e si accasciò mollemente sul divano. “Non so cosa ti stia succedendo” continuai “ ma non sei più l'uomo affettuoso e cordiale di un tempo, non sei più neanche un padre presente e Consuelo ne soffre molto, io vado alle riunione a scuola, parlo coi professori, mi occupo di tutte le sue necessità, ma lei ha bisogno anche di te, di sentirti vicino, sei suo padre, cavolo!” Fernando ascoltava silenzioso senza mai togliermi gli occhi di dosso “Anch'io” ripresi con un filo di voce “soffro molto per il tuo distacco...ma la colpa è solo mia...sapevo che non dovevo illudermi. C'è un'altra...vero?” Lui continuava a fissarmi in silenzio, ma i suoi occhi erano tristi. “Sii sincero, se la mia presenza in questa casa non è più gradita basta che tu me lo dica ed io me ne andrò. Non abbandonerò Consuelo, ma troverò un altro modo per occuparmi di lei!” Le lacrime mi bagnavano le guance ed un nodo alla gola quasi mi soffocava, ma dovevo continuare “Se...se hai trovato la donna giusta per te io...io sono pronta a farmi da parte...” le forze mi stavano abbandonando, anche volendo nessun'altra parola sarebbe uscita dalla mia bocca. Inaspettatamente lui mi prese le mani e sussurrò “Perdonami, è che lei somiglia come una goccia d'acqua alla mia povera Elisabeth, ed io mi sento molto confuso, ti prego non abbandonarmi, lasciamo solo un po' di tempo per ritrovare un equilibrio. Io ...ti voglio molto bene e Consuelo è tutta la mia vita...ma devo prendere una decisione importante ed ho bisogno di solitudine” Detto questo mi baciò sulla fronte e, lasciandomi le mani, si ritirò nel suo studio. Chi era questa Laura che tanto lo aveva turbato? Lo scoprii qualche giorno dopo quando ricevetti una sua visita inaspettata. Una mattina mentre ero intenta a fare le faccende sentii suonare al cancello, al videocitofono apparve una donna bionda, molto bella. Chiesi chi fosse ed ella rispose: “ Laura Lawrence, lei deve essere Elisa, mi scusi l'intrusione ma vorrei parlarle!” Dunque era quella la famosa Laura. Era davvero bellissima. La osservai mentre camminava sul sentierino che conduceva alla porta. Bionda, elegante, di gran classe. Impossibile competere con lei. La feci accomodare e le chiesi il motivo della sua visita. Laura non era solo bella, possedeva anche dei modi gentili ed un tono di voce delicato. “Così lei è la famosa Elisa!” esordì. Famosa io? Chi mai poteva aver parlato di me, non ero certo un argomento interessante di conversazione. “Sa” continuò “ la invidio molto” Lei invidiava me? Mi pizzicai per capire se stavo sognando “Io mi sono innamorata di Fernando e ho fatto di tutto per conquistarlo, lui è sempre stato gentile con me, ma a parte un bacio rubato non ho ottenuto altro da lui, ho pensato che forse c'era un'altra nella sua vita così ho indagato un po' e tutti i suoi colleghi mi hanno detto che in bocca ha sempre un nome oltre a quello della figlia...il suo!” Aveva parlato di me, allora ero davvero importante per lui. “Lei è molto fortunata” continuò “oggi gli ho chiesto di trasferirsi in Inghilterra, mio padre è un ricco imprenditore ed ha bisogno di uomini del suo livello, ma lui ha risposto no, mi ha chiesto scusa, ha detto che si sentiva molto attratto da me, ma che il suo cuore apparteneva a Consuelo e ad una piccola, semplice e dolcissima donna. Ecco perché sono qui, prima di ripartire per Londra, volevo conoscere colei che ha conquistato un uomo così ambito” “Immagino sia rimasta delusa!” dissi sottovoce “No, lei è carina e poi possiede senza dubbio qualità di cui non tutti posso pregiarsi” Laura era davvero gentile ed alla mano nonostante il suo aspetto regale. “ Non credo di possedere altro che un grande amore per Consuelo e Fernando, li amo tantissimo e per la loro felicità sarei pronta a farmi da parte!” Non mi lasciò terminare “Sono io che devo farmi da parte” disse prontamente “Fernando è molto fortunato. Ora devo andare, il mio aereo parte tra un'ora, è stato un piacere conoscerla, spero di rivederla un giorno, magari verrete a Londra tutti e tre!” Si alzò, mi strinse la mano e si avviò verso la porta, lasciando dietro di se una scia di gradevole profumo. Rimasta sola ripensai alle sue parole. Allora Fernando aveva scelto me, non sapevo se piangere o gridare dalla gioia. Una cosa era sicura, al suo rientro avrebbe trovato una donna nuova ad aspettarlo. Lasciai perdere i lavori di casa, presi la borsa, infilai la giacca e mi diressi dal parrucchiere. Con la testa apposto mi sentivo già diversa. Ora ci voleva un bel vestito e quel tubino nero un po' scollato che faceva bella mostra di se in una vetrina era perfetto. Lo provai ed anche la commessa mi fece i complimenti. Mancava solo un buon profumo. Prima di rientrare a casa feci la spesa per preparare una cenetta indimenticabile, tutto doveva essere perfetto. Al suo rientro da scuola Consuelo intuì che nell'aria c'era qualcosa di diverso, mi riempì di complimenti per mio nuovo look e per il profumo proveniente dalla cucina. Ma rimase a bocca aperta quando, tutta truccata, col vestito nuovo ed un paio di tacchi alti, mi presentai al suo giudizio. “ Sei perfetta, non sembri più la stessa!” esclamò meravigliata. In effetti non ero niente male! “Papà cadrà ai tuoi piedi” incalzò “penso che stasera andrò a letto presto, così potrete rimanere un po' da soli” Mi schiacciò l'occhio con aria complice. Che amore di ragazza, mi voleva davvero bene. Quella sera Fernando arrivò puntuale, sentii la macchina entrare in garage e il cuore iniziò a battere forte. Consuelo mi guardava con un sorrisetto malizioso stampato sulle labbra. Quando lui varcò la soglia di casa e ci vide rimase immobile a fissarci, senza proferir parola. Sembrava sorpreso, emozionato. Sua figlia gli corse incontro saltandogli al collo e riempiendolo di baci “Papà, guarda Elisa, è bella stasera, vero?” gli gridò. “Si è bella” rispose “ ma è bella anche quando cucina, fa i lavori, torna trafelata dalla spesa...è sempre bella” Il suo sguardo e quelle parole sciolsero ogni mia riserva: mi amava per quello che ero, per la mia semplicità. Sono trascorsi molti anni da quel giorno, sono diventata la signora Cortes e Consuelo ha un fratellino e una sorellina, è una ragazza serena, fa la hostess ed è fidanzata con un pilota inglese. Fernando ed io siamo molto felici e oggi lo siamo ancor di più: il dottore ci ha rivelato che il figlio che aspetto è una vispa bimbetta !

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